Da Telegram ai live: come la musica rimane al passo coi tempi
L’avevamo visto in sofferenza, entrato ufficialmente in crisi. Sedotto e abbandonato. Tradito per gli eventi, the real place to be. Più visualizzato sulle storie Instagram che dal vivo. Invece è vivo e lotta insieme a noi.
No, non stiamo parlando del rock’n’roll. Il benemerito continua il suo periodo di CIGS (Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria), in attesa di tempi migliori.
Ci riferivamo al concerto. Il concerto è tornato definitivamente in ottima forma.
Dobbiamo ringraziare la generazione Z che ha trovato nella nuova ondata indie 3.0 (il 2.0 ormai è un lontano ricordo) decine di musicisti di riferimento da seguire e supportare. O forse è più corretto dire che sono i musicisti indie 3.0 ad aver trovato il giusto linguaggio per parlare alla generazione Z?
Fatto sta che ci sono davvero molti esempi che testimoniano questo cambio. Finalmente l’indie è riuscito a ribaltare i nefasti effetti della famigerata “Legge di Murphy” per cui, come canta CIMINI nell’omonimo brano, «sono tutti migliori di te».
Un ritorno davvero in grande stile per il cantautore calabrese che con il sopracitato pezzo uscito per Garrincha Dischi è stato inserito in tutte le playlist più importanti di Spotify arrivando addirittura a superare 1 milione di ascolti!
«Se non pensi veloce arriveranno tutti prima di te»
Anche la velocità di diffusione dei nuovi artisti è davvero notevole, come nel caso dei Coma_Cose.
Nel giro di meno di un anno hanno pubblicato 8 singoli che sono istantaneamente entrati nel cuore dei fan. Basti provare a partecipare a un loro concerto, le voci del pubblico a tratti sovrasteranno quelle di Fausto e California.
Da «Voglio ciò che mi spetta» (*) a «Vengo dal niente e voglio tutto», sono cambiati generi musicali, generazioni di ascoltatori, ma vedere a 20 anni di distanza una produzione dal basso arrivare al primo posto di una classifica (in questo caso “Post Concerto” è stato il brano più trasmesso da una delle radio più ascoltate in Italia: Radio Deejay) fa sempre un bell’effetto e dà speranza a tutti gli artisti che creano la propria musica.
Impegno e dedizione, atteggiamenti che sul medio periodo hanno premiato i ≈ Belize ≈, band attiva dal 2014 cresciuta costantemente nel tempo e riuscita in un non facile compito: quello di proporre brani in italiano su un tappeto sonoro fatto di urban pop ed elettronica.
Altro aspetto estremamente auspicabile torni ad essere prioritario è quello legato alla voglia di andare alla scoperta di nuove band e nuove sonorità. Gli strumenti ci sono tutti da Spotify a Youtube, applicando un pizzico di curiosità si può arrivare a conoscere musicisti molto promettenti.
Un esempio? Typo Clan li avete mai sentiti nominare?
Non sapete cosa vi siete persi finora. Ma potete riscattarvi, ve li potrete ascoltare all’apertura del Lumen Festival mercoledì 20 giugno.
Andrea Castellan
(*) Ve li ricordate i C.S.I. di “Tabula Rasa Elettrificata” al primo posto della classifica dei dischi più venduti in Italia nel 1997?